L’ordinanza, di seguito pubblicata, si colloca sulla scia
della giurisprudenza sin qui formatasi in ordine all’inammissibilità del cd. rito
Fornero in materia di impugnativa della risoluzione del rapporto di lavoro per
collocamento in quiescenza. Nella fattispecie, più in particolare, viene
esclusa, attraverso un articolato corredo motivazionale, l’agibilità della tutela
reale ex art. 18 L. 300/70 e, per conseguenza, dal lato processuale, l’operatività
della tutela speciale. Il giudice si è uniformato poi all’orientamento
dominante sul mutamento di rito, una volta accertata l’inammissibilità del
rimedio processuale speciale introdotto dalla L. 92/2012.
giovedì 12 febbraio 2015
mercoledì 11 febbraio 2015
No all’inquadramento superiore dell’ausiliario specializzato nella qualifica di operatore socio-sanitario
La sentenza, che si annota, nel negare il diritto al chiesto
superiore inquadramento in ctg Bs (operatore socio-sanitario) da parte di un dipendente ospedaliero collocato
in ctg A (ausiliario specializzato), ha avuto modo di affermare come nella
declaratoria di operatore socio-sanitario assuma centralità la relazione del
lavoratore con il paziente; relazione che si estrinseca, in particolare, nell’assistenza
diretta attraverso interventi igienico-sanitari e di carattere sociale
attinenti a tutti gli aspetti della vita del paziente, anche di tipo
ambientale. Non avendo l’istruttoria fatto emergere tali peculiarità, ne è
conseguito il rigetto della domanda proposta dal dipendente.
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